Combinando colori e materiali è possibile creare un piccolo scrigno che riflette la sensibilità e il carattere di chi abita quella casa. Ogni superficie nasconde dentro di sé un’anima, data dalla commistione dei materiali e dalle sfumature dei colori. Ogni superficie nasconde dentro di sé una storia.
CAP Arreghini, azienda specializzata nella produzione di pitture e vernici per l’edilizia, partecipando al Fuorisalone 2023 con la decorazione delle pareti de il Salotto di Milano, ha voluto intraprendere un viaggio alla scoperta di questa storia.
La selezione di texture materiche applicate a sei superfici sono infatti un omaggio all’antica e preziosa domus, l’abitazione tipica delle famiglie patrizie di Roma, oltre che un modo per conoscere in modo più profondo la quotidianità e la dimensione domestica ai tempi di Antonio e Cleopatra, protagonisti de il Salotto di Milano.
Il viaggio alla scoperta dell’anima delle superfici ci ha portato a riscoprire i materiali con cui venivano costruite e arredate le domus.
Materiali semplici, spesso estratti direttamente dalla natura, ma che possedevano e possiedono ancora un’estetica vibrante e permettevano di edificare strutture pregiate, salubri e in armonia con le esigenze di chi le abitava.
I frammenti che si stagliano sul frame dorato sono resti, vestigia di queste antiche abitazioni.
La sfida, per CAP Arreghini, è quella di restituire alle persone la possibilità di circondarsi di pareti che evochino l’antica preziosità della domus, utilizzando prodotti efficienti e sicuri.
Legno, malta, mattone, ma anche marmi, pietre calcaree, stucchi e pitture.
L’aspetto solido e insieme arioso della domus era dato da un sapiente utilizzo di questi materiali, oltre che da un’accurata gestione dei volumi, in cui il pieno si alternava al vuoto, lo spazio chiuso era ritmicamente interrotto da spazi in relazione con il mondo esterno, in un mondo in cui l’energia elettrica non era ancora conosciuta e la luce era fornita solo dai raggi del sole o dalle candele.
L’ingresso buio della domus, in cui la debole luce della fiamma si rifletteva sulle tessere del mosaico, si apriva nell’atrio, il cuore pulsante della casa, illuminato da un’apertura sul soffitto.
Le stanze da letto e le sale da pranzo, dove erano posati i celebri triclini romani – stanze buie i cui affreschi brillavano alla luce delle torce – si aprivano sul peristilio, il giardino interno alla casa, dove invece la luce quasi abbagliante si rifletteva sulle chiare superfici marmoree.
Le stanze della domus avevano poche aperture. Tutta l’attenzione doveva andare ai meravigliosi affreschi, realizzati dagli abili pittori romani, in cui nature morte si alternavano a scene mitologiche e si aprivano stupefacenti trompe l’oeil incorniciati da colonne marmoree dipinte.
I resti archeologici di Pompei e Ercolano ci danno testimonianza dell’armonia cromatica che possedevano queste pareti: il grigio, giallognolo e verde dei marmi dialoga con il porpora e l’azzurro degli stucchi, il beige biancastro del travertino fa da sfondo a intarsi dorati e colorati.
Sensazioni visive che si accompagnano a quelle tattili: la mano poteva scorrere sulla superficie liscia e fredda del marmo passando attraverso la tiepida porosità dell’intonaco e del mattone, soffermandosi sui rilievi degli stucchi, talvolta accostati alle campiture frammentate del mosaico.
Con Antera puoi riscoprire il gusto antico di un luogo. La finitura, con pattern circolari e danze di chiaroscuri, dà profondità a qualunque ambiente. La sua allure consumata, data da una sapiente tecnica decorativa, è un omaggio alle antiche abitazioni romane. Antera è un reperto prezioso che riemerge dalla superficie.
L’effetto decorativo Morfè sa creare tridimensionalità e forme inedite grazie a stencil ed effetti bassorilievo. Morfè è creativo, ma non perfetto: anima inquieta e talentuosa, dà luce ai caratteri profondi di colori tenui o decisi per esaltarne i poteri nascosti.
Liquida come il mare, materica come la roccia: questa è Neptune. È una texture dall’effetto ruvido e irregolare caratterizzata da diverse gradazioni di blu che sa creare la tridimensionalità nell’ambiente grazie a interferenze di materia. Neptune riporta alla luce l’antica tecnica dei decoratori romani che trasformavano l’intonaco in un elegante intarsio marmoreo.
Chiare superfici splendenti sono state protagoniste dei fasti delle antiche civiltà. Marmo è immortale come la sua anima e, l’effetto decorativo che porta il suo nome, riesce a evocarne la preziosità e l’esperienza visiva e tattile.
Solidità, austerità e colori freddi: ancora oggi l’aspetto del cemento conferisce alle case eleganza e plasticità. L’anima di Opus viaggia nel tempo, creando un ponte tra le antiche tecniche costruttive e gli utilizzi contemporanei di effetti decorativi di cemento lavorato e pigmentato.
Aurea è luce. Finitura creata a pennello incrociato, che rende omaggio all’antichità richiamando le domus romane e le superfici impreziosite da lamine dorate. Ci ricorda, ispirandosi al metallo prezioso, che ogni superficie è legata alla Terra e alle sue risorse. L’anima di Aurea è spirituale, ricca, affascinante e umana.
