EPD® FAQ – domande frequenti

L’EPD® è obbligatoria?

No, è volontaria, anche se in determinati mercati lo è di fatto a livello commerciale. Si pensi ad esempio a quelle aziende che operano in subfornitura rispetto a grossi committenti (es. GdO, multinazionali, ecc.), o quelle che lavorano con la pubblica amministrazione (es. CAM: Criteri Ambientali Minimi) o in determinati settori (es. edilizia: Direttiva Materiali da Costruzione) o filiere (legno-arredo/edilizia: protocolli di green building quali il LEED®, agroalimentare), ecc.

 

Se l’EPD® non è obbligatorio, perché mi viene richiesta dal mio committente?

Perché vuole essere garantito sul fatto che l’organizzazione conosca e riduca gli impatti ambientali dei propri prodotti/ processi.

 

Le normative ambientali sono diverse ad esempio tra Europa e Stati Uniti?

Se parliamo di normative, sì, di EPD® no. Questa vale in tutto il mondo.

 

Quali sono le principali differenze tra l’EPD® e altre normative ambientali?

L’EPD® è una certificazione di prodotto, le normative invece sono quelle stabilite dalla legislazione vigente.

 

Come avviene in pratica la certificazione?

Dopo l’implementazione del sistema LCA, lo si sottopone alla certificazione da parte di un Ente accreditato da un Program Operator (es. Environdec, EPD Italy, ecc.)

 

Quali sono i vantaggi per i consumatori?

I vantaggi riguardano anche il cliente finale, che sceglie materiali e prodotti per la propria casa, per la famiglia o per il benessere personale. I consumatori oggi hanno la possibilità di effettuare delle scelte consapevoli, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Grazie all’EPD® un consumatore può, infatti, conoscere le prestazioni ambientali convalidate da un Ente Terzo accreditato, dei prodotti che sta acquistando; può contribuire a salvaguardare l’ecosistema scegliendo prodotti e servizi che hanno minor impatto rispetto ad altri presenti sul mercato. E in caso di immobili o edifici la scelta di materiali i cui impatti sono certificati, può aumentare lo standard di qualità, e quindi il loro valore economico.

 

EPD® e certificazione LEED®

Con le EPD® di CAP Arreghini si possono ottenere crediti per i protocolli di sostenibilità che soddisfano i requisiti LEED e possono quindi contribuire a guadagnare dei punti in base al valore stabilito da questo sistema di rating volontario.

 

Quali sono i vantaggi per le aziende?

L’EPD® consente di comunicare in modo chiaro, trasparente ed oggettivo le prestazioni ambientali lungo tutta la filiera produttiva. I vantaggi sono anche di tipo economico: l’EPD® permette di ottimizzare i processi produttivi e ridurre i costi all’interno dell’azienda, monitorando il miglioramento nel tempo delle prestazioni ambientali dei prodotti o servizi. Vi è poi, non ultima, la possibilità di valorizzare il brand aziendale adottando una politica di trasparenza nei confronti degli stakeholders.

 

In sostanza, grazie all’EPD®, un’Azienda è in grado di:

• ottimizzare i processi produttivi e ridurre i costi all’interno dell’azienda, monitorando il miglioramento delle prestazioni ambientali dei prodotti/servizi

• comunicare in modo chiaro ed oggettivo le prestazioni ambientali relative ad un prodotto/servizio lungo tutta la filiera produttiva

• valorizzare il brand aziendale adottando una politica di trasparenza nei confronti degli stakeholders.

 

LEED® FAQ – domande frequenti

La certificazione LEED® per gli edifici è obbligatoria?

No, è volontaria, anche se è diffusa in tutto il mondo. In Italia i cantieri LEED® sono aumentati negli ultimi anni. Basti pensare al City Life di Milano, piuttosto che alla torre Unipol a Bologna, al Km Rosso a Bergamo, alla Caserma Ederle a Vicenza e così via. Uno dei motivi per cui è scelta la certificazione, è che è uno strumento che di fatto garantisce il valore dell’opera. Per i produttori di materiali dei settori edilizia e legno-arredo, è uno strumento a livello commerciale perché valorizza caratteristiche di sostenibilità degli stessi, caratteristiche misurabili e verificabili. Questo è particolarmente rilevante nelle forniture contract a livello internazionale.

 

Se la certificazione non è obbligatoria, perché il mio committente mi richiede requisiti legati a questa certificazione?

Perché vuole essere garantito sul fatto che i prodotti concorrano al maggior numero di crediti, in modo da poter arrivare al livello di certificazione dell’edificio richiesto.

 

La certificazione LEED® in quali Paesi è riconosciuta?

E’ un protocollo internazionale, applicato in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi dell’area dollaro.

 

Un prodotto può essere certificato LEED®?

No, un prodotto non può essere certificato LEED®, solo l’edificio può ottenere una certificazione LEED®. I prodotti possono però contribuire e aiutare a soddisfare i requisiti definiti nei crediti per far ottenere i punteggi all’edificio necessari per la certificazione. 

 

Come avviene in pratica la certificazione LEED® dell’edificio?

La committenza con il team di progettazione dell’edificio registra il progetto per la certificazione, definisce i crediti obiettivo, dopodiché opererà nella progettazione e nella realizzazione per soddisfare i requisiti dei prerequisiti e dei crediti scelti. Nel momento in cui dovranno essere acquistati i prodotti per la costruzione e la finitura dell’edificio, sono richieste ai fornitori determinate caratteristiche legate ai requisiti dei prerequisiti e crediti. Tali caratteristiche dovranno poi essere documentate coerentemente con quanto richiesto dai requisiti, in modo che possano essere verificate dai revisori per la certificazione LEED® dell’edificio. Per questo un’azienda, che possiede già le caratteristiche del prodotto adeguate e la documentazione coerente, avvantaggia ulteriormente il team che deve portare l’edificio alla certificazione.

 

Dove posso trovare prodotti in possesso di “mappatura” LEED®?

Nella pagina del sito aziendale o nel sito GREENiTOP (www.greenitop.com), una sorta di “guida agli acquisti” per designers, studi di architettura, imprese edili, ecc. che sono alla ricerca di prodotti performanti a livello ambientale.